- Jiucando – I presupposti scientifici
JiuCando è un metodo ludico-sportivo-educativo specificatamente sviluppato per bambini fra i 3 e i 6 anni di età.
Il suo obiettivo è lo sviluppo e il consolidamento degli schemi motori di base, del senso dell’equilibrio e l’aumento della percezione del corpo sia in movimento che in situazione di rilassamento, propedeutici all’apprendimento di qualunque disciplina sportiva.
Il metodo include una particolare attenzione alla comunicazione verso i bambini e le famiglie, che vengono così coinvolte in un sistema integrato che favorisce la veicolazione del messaggio psicoeducativo e la sua corretta applicazione anche al di fuori dell’ambito della palestra in cui si svolgono le attività.
Nello sviluppo del bambino il movimento avviene in maniera naturale e viene percepito come un piacere senso-motorio. Fino a qualche anno fa gli schemi motori di base si sviluppavano spontaneamente tramite il gioco e le attività che i bambini praticavano quotidianamente.
Oggi, lo stile di vita moderno tende a portare verso una forma di pericoloso sedentarismo fin dalla giovane età, con la conseguenza che vengono a mancare le esperienze senso-motorie che influenzano lo sviluppo e l’apprendimento del bambino.
Il metodo JiuCando si concentra sulla fascia di età 3-6 anni (scuola d’infanzia e scuola primaria) perché questo è un momento estremamente fertile per la somministrazione di stimoli adeguati all’apprendimento motorio.
L’apprendimento degli schemi motori avviene in modo semplice e naturale nei primi anni di vita, cosa che negli anni successivi diventerà sempre più difficile e talvolta impossibile superata la soglia della pubertà.
E’ cosa nota che l’attività fisica comporta benefici fisiologici importanti quali la prevenzione di disturbi coronari, la regolarizzazione della pressione sanguigna, livelli di colesterolo più bassi, il controllo del peso corporeo ecc.
Le capacità motorie si svilupperanno nel loro pieno potenziale con l’opportunità di pratica in un ambiente stimolante e supportivo.
Le competenze prescolastiche influenzano la scelta e il livello dell’attività fisica. I bambini con uno sviluppo motorio precoce avranno maggiore probabilità di praticare attività fisica e sport durante la loro infanzia e adolescenza.
Statisticamente, i bambini che hanno sviluppato confidenza con i propri schemi motori di base e un approccio positivo verso lo sport, hanno un livello di autostima più alto, mantengono uno stile di vita più sano e attivo e buone capacità sociali.
Importanti benefici dell’attività fisica avvengono anche a livello della salute mentale e sociale, come ad esempio maggiore autostima, miglioramento del rilassamento e della qualità del sonno.
Il metodo “JiuCando” si basa sui principi di base del jiu-jitsu supportati da diverse teorie scientifiche consolidate della psicologia, delle neuroscienze e dell’apprendimento.
- Il modello bio-psico-sociale
Il modello bio-psico-sociale è una teoria della Psicologia della Salute che considera la salute dell’individuo, come un complesso composto da diverse prospettive interconnesse l’una con l’altra valorizzando l’importanza della interdisciplinarità cioè della collaborazione fra diverse figure professionali, coinvolgendo attivamente le famiglie.
- I neuroni specchio
JiuCando sfrutta la naturale capacità di apprendimento motorio per imitazione. Il saper fare è preceduto da un processo psichico di carattere emotivo/immaginativo della nostra struttura cerebrale: immaginare.
Il nostro cervello durante l’osservazione di un atto motorio attiva una sorta di “connessione” con quello di chi esegue, innescando una ripetizione interna delle azioni osservate.
Rivivendo i gesti degli altri se ne possono comprendere significato e dinamica. Inoltre, viene creato una sorta di abbozzo di movimento che permetterà la sua futura esecuzione e mediante opportune ripetizioni la sua stabilizzazione.
Inoltre, il sistema specchio ci mette in contatto gli uni con gli altri, sia attraverso il movimento che attraverso le emozioni. Questa biorelazione che si viene a creare in modo innato è la base della relazionalità umana, è la base dell’empatia e il nostro corpo diventa lo strumento elettivo per comprendere gli altri.
Perciò utilizzare e lavorare con il movimento corporeo è lavorare in modo prezioso sulla relazionalità umana e sulle emozioni che la accompagnano.
- Plasticità neuronale
Ripetere costantemente gli schemi motori di base, con una frequenza, una durata e un’intensità sempre maggiori, permette di costruire “un’immagine mentale” dello schema motorio, che in seguito sarà appreso ed eseguito automaticamente.
- Il modello cognitivo di Jean Piaget
Il bambino nelle primissime fasi della sua vita non è consapevole di avere un corpo, ma è in grado di ricevere percezioni, sensazioni, e il corpo presenta una capacità motoria in continuo rapido sviluppo che lo mette in grado di agire.
Vengono costruite le prime strutture cognitive considerate come i primi schemi di azione che contribuiscono alla costruzione delle successive strutture di pensiero che Piaget, un noto piscologo svizzero, chiama fase senso-motoria.
Le attività di JiuCando attraverso l’esperienza senso-motoria permette ai bambini la sperimentazione delle nozioni fondamentali quali la spazialità, le forme degli oggetti, la coordinazione percettiva, temporale e causale.
Queste esperienze saranno fondamentali per il passaggio alla fase successiva delle operazioni concrete (dai 6 agli 11 anni).
Contenuto tratto dal manuale per Educatori di JiuCando e con la collaborazione degli ideatori del progetto: Alexandra Viechtbauer (Psicologa) Oddo Antonino (Insegnante e maestro di jiu-jitsu)
Francesco Bono
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