Let’s clean up Europe è la campagna contro il littering e l’abbandono dei rifiuti che organizza azioni di pulizia straordinaria del territorio, a cui tutti possono partecipare.
La primavera, da calendario almeno, è arrivata. È quindi ora di rimboccarsi le maniche e partire con la buona abitudine delle pulizie di primavera. Non solo nelle nostre case private, ma anche nella nostra “casa comune”, quindi nei parchi, nei boschi, sulle spiagge, nelle piazze e per le strade delle nostre città.
Let’s clean up Europe 2018
Torna infatti l’appuntamento annuale di Let’s clean up Europe (Lcue), campagna europea di lotta all’abbandono dei rifiuti nata per volontà dell’ex commissario europeo all’ambiente Janez Potočnik con l’ambizione di stimolare il senso di appartenenza dei cittadini europei attraverso la realizzazione di azioni di pulizia straordinaria del territorio concentrate in uno stesso periodo – intorno al 9 maggio, la festa dell’Europa.
L’edizione 2018 culminerà quindi domenica 13 maggio, ma la Let’s clean up Europe è diventata a tutti gli effetti una campagna di pulizie di primavera: sarà quindi possibile realizzare azioni sull’intero territorio nazionale dal 1 marzo al 30 giugno.
La campagna Let’s clean up Europe si basa infatti su una “call to action”: chiunque, fino al 4 maggio, potrà registrare (su http://www.envi.info/come-iscriversi/) e successivamente realizzare azioni di raccolta e pulizia straordinaria del territorio che coinvolgano direttamente i cittadini.
Let’s clean up Europe è giunta alla quarta edizione e vede il nostro paese in prima fila sia come organizzatore (Aica, l’Associazione internazionale per la comunicazione ambientale coordina l’iniziativa sia a livello europeo che a livello nazionale) che per numero di azioni proposte, che l’anno scorso furono ben 410.
Come si organizza un’azione di pulizia?
Il sito http://www.envi.info/ offre diversi spunti per organizzare un’azione di pulizia efficace. Alcuni aspetti sono da considerare con qualche settimana di anticipo: ad esempio la scelta del luogo pubblico da pulire, la stima del numero di partecipanti necessari per farlo, la scelta della data in cui realizzare l’azione, il coinvolgimento della società responsabile per la raccolta dei rifiuti per informarli dell’azione e richiedere il ritiro dei rifiuti raccolti (se possibile in maniera differenziata), così come la registrazione dell’azione attraverso il modulo online. Altre attività invece possono essere implementate più avanti, quali l’eventuale realizzazione di materiale comunicativo a partire dagli strumenti messi a disposizione della campagna, la raccolta dei materiali utili per realizzare l’azione (eventuali guanti e sacchi per la raccolta differenziata) oppure la creazione di eventi tramite i social media attraverso i quali allargare il bacino dei partecipanti potenziali.
Il passo successivo è realizzare l’azione e cogliere l’occasione per sensibilizzare i partecipanti sulla necessità di prevenire l’abbandono dei rifiuti. A Let’s clean up europe possono aderire istituzioni ed enti locali, associazioni di volontariato, scuole, gruppi di cittadini, imprese e ogni altra tipologia di enti. Immancabile anche l’aspetto social, corollario ormai imprescindibile di ogni buona campagna di comunicazione: gli organizzatori delle azioni sono infatti invitati a condividere immagini o video delle loro azioni sui principali social network dell’iniziativa (taggando i profili ufficiali sui social media e usando l’hashtag #cleanupeurope) sia per attestare il proprio impegno che per condividere con altri l’iniziativa e ispirare altri proponenti a replicarla.
Francesca Davoli AICA fa parte della segreteria di AICA, Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale, nata nel gennaio 2003 ad Alba (Piemonte – Italia). Le aree di attività di AICA spaziano dall’informazione all’editoria, dalla promozione all’organizzazione di eventi, dalla ricerca alla formazione.