- Filosofiacoibambini®… ma la filosofia non era una cosa da baffi teutonici e/o spaziose fronti elleniche? Perché scegliere di avvicinarla al mondo dell’infanzia?
Anzitutto, noi adulti dovremmo essere onesti. Dovremmo ammettere che ai bambini non interessa la filosofia. A loro interessa giocare. Giocare e basta. Dopo aver ammesso questo, dovremmo ammettere che è la filosofia, che sono i filosofi a essere interessati ai bambini, al loro pensiero. Ecco il perché della scelta di avvicinare le due cose. La filosofia ha tanto da imparare dal pensiero dei bambini, e i bambini (anche se non lo sanno) avrebbero tanto da guadagnare nel caso in cui filosofia ricominciasse seriamente a occuparsi di loro. Prima di tutto, per proteggerli dall’attuale società, che li riduce schiavi del consumo e delle mode, succhiando via da loro ogni residuo d’immaginazione e di unicità.
- Quale esperienza ti ha fatto scegliere di creare e far crescere Filosofiacoibambini®
Diciamo che le cose sono andate così. Ogni aspetto di questo Universo, se guardato da vicino, rivela bellezza, mistero, armonia, caos. Uno di questi aspetti è l’infanzia, un altro il gioco, un altro ancora l’immaginazione. Ma ce ne sono molti altri, ecco perché bisogna procedere lentamente e con criterio, come all’interno di una stanza buia.
- Alle soglie dell’era dei robot e del loro pensiero “meccanico”, che rapporto c’è tra filosofia, bambini e modernità?
La modernità non ci ha resi più felici. Ci ha resi più sani, grazie ai progressi della medicina. Ci ha resi più connessi, gli uni con gli altri, da una parte all’altra del pianeta. Ma vivere in eterno e in eterna connessione può essere la peggiore delle prigioni se non si ha più immaginazione, se non si prova più nulla o se quello che si prova non si sa più come descriverlo (attraverso le parole, che mancano, o in altri modi). L’involuzione dell’immaginazione vista negli ultimi dieci anni passati in classe a stretto con i bambini ci fa predicare (da diverso tempo ormai) il tecnodigiuno dalla nascita fino ai 9/10 anni. Naturalmente, la maggior parte delle persone ci dicono che abbiamo ragione, e poi continuano a fare come gli pare: tv, tablet, smartphone, e multisala. Ma, forse, alcuni ci hanno dato o ci danno retta, chissà.
- Un metodo per ogni fascia d’età: come adattate il metodo e gli strumenti?
Il metodo è uno solo e si adatta alla fascia d’età in questione, dai 3 ai 10 anni. Si tratta di allenare l’immaginazione, sollecitando attraverso il linguaggio processi che normalmente vedremmo in azione nel gioco dei bambini, ma che per vari motivi risultano interrotti o deficitari.
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